11 Ago L’avvocato del futuro e il digital: l’evoluzione della professione
Le novità tecnologiche e la conseguente digitalizzazione avranno forti ripercussioni sulla carriera dell’avvocato del futuro prossimo. Ecco come si prospetta la professione da qui a pochi anni.
Digital: croce e delizia dell’avvocato del futuro
L’introduzione di tecnologia sempre più user friendly e sempre più diffusa ha influito sulle nostre vite e sulle nostre carriere. Gli avvocati non fanno eccezione. Infatti, le novità tecnologiche influiscono in maniera sempre crescente in ogni aspetto della professione: dallo studio legale agli aspetti operativi della Giustizia, passando per i rapporti con la Pubblica Amministrazione.
La carriera dell’avvocato del futuro è quindi legata a doppio filo con la sua capacità di adeguarsi alle novità tecnologiche e soltanto chi riuscirà ad evolversi nel senso digitale potrà assicurarsi un futuro nella professione legale.
È anche vero, però, che più l’avvocato è refrattario ai cambiamenti imposti dalla digitalizzazione, più mette a rischio il futuro della sua professione. Non sempre, infatti, l’avvocato si dimostra aperto ai cambiamenti imposti dalla digital transformation.
Come si evolve un avvocato?
Gli aspetti che fanno la differenza per un professionista del 21mo Secolo sono parecchi; tuttavia è possibile stilare una lista che consenta di capire chi è sulla buona strada e chi invece necessita un’azione di adeguamento più concreta.
Specializzazione
Rispetto al passato, un avvocato che riesce ad adeguarsi alla digitalizzazione, è in grado di assimilare gli aggiornamenti in maniera strutturalmente diversa rispetto al passato.
Ciò comporta una maggiore specializzazione su un campo specifico, perché le fonti di ricerca del materiale informativo sono cambiate. Si è passati dai pesanti (e talvolta polverosi) volumi che dovevano essere assimilati in toto dall’avvocato che aveva bisogno di aggiornarsi, alla ricerca di uno specifico argomento direttamente sul proprio tablet o anche su proprio smartphone.
Tuttavia, non va trascurato un impoverimento della cultura generale in ambito giuridico dell’avvocato, il quale prima cercava di assimilare il più possibile dal materiale a sua disposizione mentre adesso preferisce andare “dritto al sodo” e cercare solo quello che gli serve.
Strumenti informatici
L’avvocato già oggi deve far largo uso di un elevato numero di strumenti elettronici e informatici: firma digitale, PEC, servizi telematici, oltre ai già citati smartphone e tablet.
Inoltre, deve affrontare un’evoluzione anche in materia di archiviazione dei dati dei suoi clienti; ciò avviene attraverso appositi dispositivi (in luogo degli antichi archivi cartacei). Ne garantisce infine la privacy adempiendo alle normative in maniera di protezione dei dati.
Adeguarsi costa
L’avvocato che deve adeguarsi deve sobbarcarsi dei costi non indifferenti per riuscire a restare al passo. Tuttavia, se questi costi sono sostenuti con il giusto approccio, possono diventare un vero e proprio investimento.
Ognuno degli aspetti evolutivi considerati, a fronte di un costo talvolta anche elevato, consente comunque all’avvocato di risparmiare tempo e denaro.
Inviare una PEC costa molto meno di spedire una raccomandata; anche i tempi si riducono notevolmente, visto che non è necessario recarsi in posta per spedirla.
Ottenere informazioni su uno specifico campo è un’operazione praticamente immediata rispetto a un’estenuante ricerca bibliografica.
Anche archiviare il proprio lavoro consente costi sensibilmente minori: se prima era necessaria almeno una stanza che facesse da archivio, già oggi l’archivio può essere contenuto in un apposito dispositivo elettronico, con un conseguente risparmio di spazio e, indirettamente, di denaro.
Vantaggio operativo
Capita spesso che per l’avvocato questo adeguamento sia visto come una “seccatura”; tuttavia, emerge con prepotenza come l’avvocato che riesce ad adeguarsi velocemente e efficacemente abbia un grande vantaggio operativo rispetto ai suoi colleghi.
L’avvocato del futuro che sarà stato in grado di adeguarsi sarà più credibile nella sua professione, potrà impiegare meno tempo nel lavoro e nell’aggiornamento e ciò significa che avrà più tempo per dedicarsi alla promozione o alla vita privata.
Emerge quindi come sviluppare un’approfondita cultura tecnologica sia un vantaggio sotto ogni aspetto.
Ciò comporterà in futuro una “selezione naturale” degli avvocati che consentirà solo a chi avrà saputo ottenere questo vantaggio operativo, ma in fin dei conti anche culturale, di crescere e di affermarsi professionalmente.