14 Giu Industria 4.0, una sfida evolutiva per le PMI
Il futuro delle PMI passa per Industria 4.0. Ma la possibilità che questa rivoluzione si trasformi in valore economico deve prima fare i conti con la loro maturità e disponibilità a investire.
Tre direttrici di sviluppo
Industria 4.0 è una realtà consolidata da ormai un anno. I risultati cominciano a vedersi ma il dibattito sulla qualità degli investimenti è sempre marginale. Il Politecnico di Torino e Digital Innovation Hub del Piemonte hanno elaborato uno studio proprio per comprendere quanto le PMI italiane siano mature e disponibili a investire. Emerge che lo sviluppo si articola su tre direttrici principali.
Approccio Data-Driven
Per approccio Data-Driven si intende l’implementazione di infrastrutture informatiche che fanno uso dell’Internet of Things e dei big data per ingegnerizzare i propri prodotti o per l’erogazione dei servizi.
La sfida maggiore è comprendere quanto gli investimenti siano stati effettuati tenendo conto delle reali necessità dell’azienda; a queste si aggiungono le reali capacità di sfruttare al meglio tali investimenti da dipendenti e collaboratori. L’esempio tipico di un investimento del genere può essere per l’acquisto di un Gestionale ERP, il quale richiede, oltre a una spesa per l’infrastruttura, anche le competenze nell’utilizzo.
Si corre infatti il rischio di rendere l’investimento per Industria 4.0 un semplice aggiornamento tecnologico e non invece un cambio di marcia culturale nell’innovazione.
Condivisione dei dati e sicurezza
La filiera non può sopravvivere senza una completa condivisione dei dati. Essa serve per ottimizzare lo sviluppo del prodotto e per gestire gli ordini in maniera più organica.
Tuttavia, condividere i dati significa esporre non solo l’impresa ma l’intera filiera a rischi enormi in materia di sicurezza dei dati.
Investire correttamente nella cyber security (anche alla luce della recente introduzione del GDPR) e far sì che le le imprese ne assorbano le logiche è una delle sfide alle quali le PMI sono chiamate per ottenere un reale compimento di Industria 4.0.
Ricerca e Sviluppo
Sfruttare i nuovi concetti di big data e Internet of Things può consentire alle PMI di rivoluzionare il proprio modello di business e di offrire nuovi prodotti e servizi caratterizzati da ampi margini di redditività.
Ovviamente la condizione necessaria è che le imprese siano in grado di effettuare investimenti mirati e strategici nell’ICT per implementare le attività di Ricerca e Sviluppo.
Emerge che quelle aziende che si trovano già immerse in un ecosistema di ricerca insieme a università e grandi industrie possono evolversi più facilmente.
Ciò non significa che quelle imprese che si trovano al di fuori di questi ecosistemi siano escluse da un percorso evolutivo: avranno però più difficoltà. Risulta quindi necessario che i loro investimenti siano incanalati verso ricerca e sviluppo, anche accedendo a fondi nazionali o europei.
Conclusioni
Investire senza tener conto di queste direttrici può fari sì che Industria 4.0 si traduca in un mero aumento della complessità tecnologica senza però che questi investimenti si traducano in un vero vantaggio economico.
Le PMI che, al contrario, sapranno incanalare correttamente i loro investimenti, saranno in grado di intraprendere un vero percorso evolutivo. Solo in questo caso l’evoluzione potrà tradursi in un aumento di redditività dei loro prodotti e servizi.