24 Nov Fattura elettronica tra privati, ecco come fare
Nonostante manchino ormai meno di due mesi all’obbligatorietà della fattura elettronica tra privati, c’è ancora poca chiarezza su molti aspetti. Di seguito alcune precisazioni su come procedere.
Il tempo scorre
Abbiamo già trattato qui il funzionamento della fattura, soprattutto in vista dell’entrata in vigore dell’obbligatorietà nei confronti dei privati.
A meno di due mesi di distanza, però, vi è ancora molta confusione su come funzionerà la fattura elettronica tra privati. Si rivela quindi necessario fare un po’ di luce su alcuni punti.
In particolare, gli aspetti poco chiari riguardano il modo in cui indirizzare la fattura, che si differenziano leggermente, a seconda che si tratti di aziende (B2B) o di privati (B2C).
Fatturazione B2B
Per quanto riguarda la fatturazione tra aziende o titolari di Partita IVA, meglio conosciuta come B2B, il funzionamento è pressoché identico a quello della fatturazione nei confronti della Pubblica Amministrazione.
Colui il quale emette la fattura, dovrà richiedere il codice univoco al suo cliente. Una volta inserito, la fattura potrà essere compilata in maniera del tutto analoga a quella emessa verso la PA.
Qualora il cliente non dovesse disporre del codice univoco, bisognerà inserire sette volte zero al posto del codice e l’indirizzo PEC del cliente nell’apposito campo.
Fatturazione B2C
La situazione si rivela leggermente diversa quando la fattura elettronica. va emessa nei confronti di un privato. Infatti, non è detto che il privato disponga di una PEC o di un codice univoco.
Questo aspetto ha creato non poche perplessità nei confronti di coloro i quali sono chiamati ad emettere fattura elettronica tra privati, come ad esempio i nostri clienti del servizio Fattura-Pa.net.
In questo caso, la fattura andrà compilata inserendo sempre sette zeri al posto del codice univoco e, al posto della PEC o della Partita IVA, verrà inserito il Codice Fiscale del cliente. La fattura potrà poi essere compilata normalmente.