12 Ott Coding Girls: l’occupazione femminile passa per l’ICT
In un’epoca in cui la distanza tra l’occupazione maschile e quella femminile sembra aumentare a dismisura, il coding per le donne può essere una soluzione. Un esempio concreto: l’evento “Coding Girls”.
Una crisi generazionale
In un’epoca in cui tutto sembra essere in crisi, vi sono alcuni fenomeni che vanno decisamente controcorrente: uno di questi è sicuramente l’adozione di neologismi, spesso e volentieri mutuati dall’inglese. Uno di questi è il termine “Neet“. Questo termine, apparentemente innocuo, nasconde invece un malessere profondo nella popolazione under 30 (e non solo).
Neet è infatti l’acronimo di not (engaged) in education, employment or training, che letteralmente significa: individuo non impegnato nello studio, nel lavoro o nella formazione.
Il fenomeno dei Neet ha caratterizzato la crisi finanziaria mondiale (ormai conosciuta come Grande Recessione) e ha colpito una larghissima parte dei Millennials, cioè quella generazione nata fra i primi anni ’80 e il 2000 che, proprio nel momento in cui era pronta per entrare nel mondo del lavoro, si è sostanzialmente trovata tagliata fuori.
Dati sconcertanti
In buona sostanza il Neet è un individuo che si è arreso e che ha rinunciato a qualsiasi azione che possa migliorare la sua condizione economica.
Nell’ultimo rapporto dell’Istat, gli individui più deboli in questo contesto sono le ragazze; è emerso infatti che oltre il 40% delle giovani donne tra i 25 e i 29 anni è Neet.
Questi dati mettono in luce come la crisi abbia amplificato il divario tra l’impiego maschile e l’impiego femminile; un divario, quest’ultimo che pesa per oltre il 15% nel PIL nazionale.
Ridurre il divario
Le possibilità di ridurre questo divario e allo stesso tempo abbattere la percentuale di Neet esiste: ancora una volta, la tecnologia viene in soccorso e si propone come strumento per superare le disparità nel mondo del lavoro.
Il coding è una delle attività principali nel business ICT e da qualche anno sta attirando l’interesse delle più giovani.
Questo interesse genera speranze sicuramente ben riposte: acquisire skills digitali, oggi, è diventata una priorità, in quanto nei prossimi anni saranno indispensabili per ricoprire la maggioranza delle posizioni lavorative aperte.
Coding Girls, un progetto apripista
L’evento più importante è stato sicuramente l’edizione 2018 del progetto Coding Girls. Questo progetto è nato nel 2014 a opera della Fondazione Mondo Digitale insieme all’Ambasciata Americana in Italia.
Coding Girls si propone di diffondere proprio l’interesse per la programmazione nei confronti delle più giovani, attraverso la collaborazione con scuole, università, associazioni e aziende.
La speranza è che le giovani acquisiscano la consapevolezza di poter lavorare alla pari (e anche meglio) dei loro colleghi; ciò grazie a workshop nei quali mettere in pratica le conoscenze e le competenze acquisite.
Obiettivi ambiziosi
Coding Girls si prefigge come obiettivo quello di dare al lavoro della donna il giusto valore, in modo da ottenere una riduzione del gender gap, far acquisire alle ragazze una professionalità di alto livello che si traduca in una buona retribuzione e metterle nelle condizioni di contribuire attivamente allo sviluppo dell’economia.
In conclusione, gli obiettivi del progetto sono sicuramente ambiziosi e ci si augura possano essere presi da esempio per iniziative future e che trovino il consenso e il supporto da parte delle istituzioni, spesso colpevolmente sorde difronte alle richieste di attenzione da parte delle fasce di popolazione più fragili.