29 Mag E-commerce, la sfida del prossimo decennio
Uno dei campi di battaglia della digital economy è senza dubbio l’e-commerce. In Italia, però, fare e-commerce significa addentrarsi in un ambiente pieno di contraddizioni.
Il commercio in Italia sta vivendo un periodo decisamente buio, una situazione che l’attuale crisi politica non fa altro che rendere ancora più difficile, andando ad acuire le sofferenze del mercato e, indirettamente, dell’intero sistema economico. Analizzando i dati dell’Istat, però, emerge una straordinaria controtendenza, guidata dall’incremento dell’e-commerce.
Con questo termine si intende ciò che riguarda il commercio elettronico che, infatti, a gennaio 2018 ha registrato un incremento del 2,4% rispetto allo stesso periodo del 2017. Privilegiati i campi dell’ abbigliamento e dei prodotti di bellezza, mentre seguono con un lieve distacco i settori dedicati a viaggi, giocattoli e hobbies (fonte: Coldiretti).
Tuttavia, sempre i dati Istat ci dicono che l’e-commerce cresce troppo lentamente; la vendita online da parte delle imprese è al 12,5%, con una crescita annuale che arriva a malapena all’1,5%. A cosa è dovuta questa lentezza nella crescita? Sicuramente non si possono attribuire responsabilità al comportamento dei consumatori, perché il comunque costante incremento negli acquisti online indica che la “fame” di e-commerce c’è ed è destinata a non esaurirsi. Bisognerebbe piuttosto concentrarsi sui colli di bottiglia che frenano la crescita digital: mancata adozione della banda ultralarga da parte delle imprese, scarsità di competenze digitali in azienda e mancanza di una concreta strategia di digitalizzazione.
Ne emerge un quadro chiaro: la cultura e le infrastrutture digitali sono ancora insufficienti per garantire un costante sviluppo dell’e-commerce in Italia. Quindi è necessario che la crescita passi anche dal potenziamento di questi asset. I benefici potrebbero essere molteplici, non soltanto per le imprese interessate ma per un intero ecosistema che porterebbe non solo a un aumento delle vendite e quindi a un incremento globale del commercio ma anche all’incremento di posti di lavoro nei campi dedicati allo sviluppo dell’e-commerce, come quello del digital marketing.